Sanità, volontariato, guerra: il ruolo della donna

Elena d'Aosta

La vita di Elena d’Aosta 

Nasce a Twickenham il 13 giugno 1871, vive in Francia e in Inghilterra. Il 25 giugno 1895 a Kingston sposa Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta. 

È particolarmente presente nelle cosiddette opere di pietà; in contesti emergenziali (nell’eruzione vesuviana del 1906, nel terremoto calabro-siculo del 1908) e nelle imprese di colonizzazione come la guerra libica. Si trova, inoltre, in quanto infermiera della Croce Rossa, sulla nave-ospedale Memphi (la sua abnegazione ispira a Gabriele d’Annunzio la VI tra le Canzoni della gesta d'oltremare).  

Nella guerra del 1915-1918 è ispettrice generale delle infermiere volontarie della Croce Rossa. Ha fondato l’Opera nazionale di assistenza all’Italia redenta e ne ha seguito lo sviluppo: la sua attività comprendeva asili, istituti d’assistenza, scuole diurne rurali, corsi serali.  Nel 1927 le viene conferita la medaglia d’oro dei benemeriti della pubblica istruzione. 

Viaggia in Africa, visita le Indie, il Siam, le isole della Sonda spingendosi fino a Tahiti e a Papeete. Nel diario di guerra (Accanto agli Eroi, prefazione di B. Mussolini, Roma 1930), riassume le ispezioni compiute in vari ospedali.

(Le note biografiche sono tratte dalla voce "Elena di Savoia" nell’Enciclopedia Treccani).