Sanità, volontariato, guerra: il ruolo della donna
Problematizzare il ruolo delle donne
Che cosa significa per le donne essere inserite nel sistema assistenziale-militare?
L’afflusso massivo delle donne assume la sua specifica forma anche mettendo a valore le caratteristiche che connotano i «lavori femminili», ossia:
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la sovrapposizione tra tempo di lavoro e tempo di vita, con le relative implicazioni (la non retribuzione del lavoro affettivo e domestico, il doppio ruolo del lavoro familiare e professionale, la maggiore centralità delle emozioni nei processi produttivi, l’impossibilità di parlare in senso stretto di “orario di lavoro”);
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lo sfruttamento e l’assoggettamento del lavoro femminile che implica un alto grado di precarietà e di flessibilizzazione.
La forma del volontariato ricalca l’idea del lavoro (gratuito) riproduttivo. Se, da una parte, la partecipazione delle donne all’assistenza in guerra è stata considerata «professionalizzante», dall’altra è stata una declinazione in ambito sociale-statale-militare della «cura» dovuta dalle donne già nel contesto domestico.